Il 2024 ha già superato il 2022 per numero di vittime in montagna. Se due anni fa il bilancio di fine anno era stato di sei vittime, con l’incidente verificatosi domenica sull’Adamello, nel territorio comunale di Sonico, in cui ha perso la vita il mantovano Daniele Terzi, nell’anno in corso le vittime sono sette.

Molto meno delle ventitrè con cui si è chiuso l’anno scorso, ma va detto che la stagione in montagna deve ancora realmente cominciare, dal momento che il maltempo di queste ultime settimane e le condizioni climatiche non perfette in quota hanno fatto desistere in molti.

Si spera, ovviamente, che il numero non salga più: per questo è sempre importante raccomandare la massima prudenza quando ci si incammina per un’escursione, ricordando di portare con sé sempre l’equipaggiamento giusto e di verificare prima di partire le condizioni meteo.

La prima vittima in montagna del 2024 fu Maurizio Vergoglio di Bagnolo Mella, precipitato il 27 gennaio al Cimon della Bagozza, a Lozio; nello stesso giorno, a Collio, cadde Sergio Bologna di Bovezzo. Il runner Fabio Ferrari, di Provaglio d’Iseo, fu rinvenuto senza vita in un canalone sotto la cima del monte Muffetto a Bovegno due giorni dopo la sua scomparsa, sempre a fine gennaio.

Il 24 marzo la Vallecamonica fu colpita dalla scomparsa di Walter Bassi, fondatore della Corrintime e della mezza maratona Io21Zero97, morto durante un’uscita verso il bivacco Macherio, sopra Cimbergo. A causa delle ferite riportate nella caduta durante un’escursione alla via ferrata Crench, ad Idro, l’8 aprile scorso ha perso la vita Niccolò Guarino, 30enne di Orzinuovi; il 9 maggio sopra Anfo muore Mario Sardi, 66enne guida alpina.

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