C’è dolore a Berzo Demo e in tutta la Vallecamonica per l’improvvisa e tragica morte di Michele Bernardi. Il 44enne, che soltanto da pochi mesi lavorava nell’azienda Comin Parfum di Ono San Pietro, ha perso la vita questo lunedì 17 febbraio mentre stava svolgendo il primo turno nello stabilimento situato nella zona industriale all’ingresso del paese, in via Ronchi. Secondo le prime ricostruzioni Bernardi si trovava in un settore automatizzato quando è stato schiacciato contro un muro da un carrello elettrico sposta bancali.
“Saranno gli organi preposti a verificare l’effettiva dinamica di quanto accaduto. Come organizzazioni sindacali dobbiamo purtroppo registrare che si muore oggi nei luoghi di lavoro esattamente come si moriva cinquant’anni fa. Sebbene il nostro Paese sia dotato di normative all’avanguardia in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, è palese che queste non vengano concretamente applicate, se non dal punto di vista formale” si legge nella nota diffusa nelle ore successive all’incidente da Filcams-Cgil Vallecamonica Sebino, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil e firmata dai rispettivi Segretari Generali Francesca Danesi, Paolo Tempini e Roberto Politano.
“Ormai da tempo denunciamo come vera e propria emergenza la sicurezza sui posti di lavoro, rivendicando la rigorosa applicazione delle norme, il rispetto delle procedure, la formazione corretta e continua del personale, il costante coinvolgimento dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e puntuali controlli da parte degli enti competenti” prosegue la lettera, che esprime le condoglianze dei sindacati alla famiglia della vittima per la dolorosa perdita.
Una famiglia molto conosciuta, quella di Michele Bernardi: il padre Claudio e lo zio Mauro sono i titolari del Ristorante Vivione di Forno Allione. La salma è stata trasportata a Brescia per l’autopsia, si attende il nulla osta per fissare la data dei funerali.