Nei giorni scorsi Romain Zaleski ha portato a termine un’operazione finanziaria che ha rafforzato la sua partecipazione in Metalcam di Breno. Ha rilevato infatti il 42% da Mario Cocchi, che si aggiunge al 48% già detenuto tramite la Carlo Tassara Spa. Il restante 10% resta in mano ai dipendenti tramite la società Lavoro. L’accordo ha permesso anche di chiudere contenziosi tra le parti.

Per finanziare l’operazione, Metalcam ha raccolto 20 milioni tramite strumenti finanziari partecipativi sottoscritti da Zaleski e ha utilizzato 12 milioni di cassa. Cocchi ha ceduto la sua quota di Metalcam a Società Camuna di Partecipazioni, ricevendo strumenti finanziari privilegiati per oltre 4 milioni, di cui metà legati a obiettivi aziendali. L’operazione è stata finalizzata a fine gennaio, liberando Metalcam da pegni e debiti e consolidando il controllo dell’ingegnere francese, che già cinque anni fa era rientrato in possesso della sua holding Carlo Tassara.

Fondata nel 1907, la Metalcam è specializzata nella produzione di forgiati in acciaio di alta qualità. I settori ai quali fa riferimento sono principalmente quello navale e quello petrolchimico. Dopo una crisi tra il 2016 e il 2018 dovuta al calo della produzione di greggio e alla concorrenza dei Paesi emergenti, l’azienda ha completato un piano di ristrutturazione che l’ha riportata in equilibrio.
La fabbrica camuna dopo anni complicati si può dire completamente risanata: ha chiuso il 2024 con un fatturato superiore ai 70 milioni di euro e un Ebitda di 12 milioni di euro.

L’ingresso della Metalcam di Breno

Dopo il riassetto, questa settimana si è tenuto il Cda, che martedì ha stabilito che l’amministratore delegato di Metalcam sarà Konstantin Zaleski, 38 anni, figlio dell’ingegnere. Il ragionier Mario Cocchi assume un ruolo di presidente di Metalcam mentre il figlio di Cocchi, Massimo, è stato confermato direttore commerciale. Elena Balduzzi, Marco Farisoglio e Simonetta Ciocchi fanno parte del Consiglio.

“L’obiettivo è garantire continuità e allo stesso tempo costruire una struttura dirigenziale solida, innovativa e proiettata verso il futuro”, afferma Konstantin Zaleski fresco di nomina. Poi sottolinea il legame profondo con l’azienda e la sua storia: “Voglio occuparmi della società che ha permesso a mio padre di iniziare la sua carriera italo-camuna, sarà il mio modo per ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me”, afferma.

Romain Zaleski

Per Zaleski junior è fondamentale che tutti si muovano nella stessa direzione, con uno sguardo rivolto al futuro di Metalcam, affinché l’azienda possa tornare a essere un punto di riferimento per Breno e la Valle. “Ho visto tanti giovani talentuosi andarsene, e voglio creare le condizioni per farli tornare, offrendo loro prospettive concrete di crescita e sviluppo”.

Poi lancia un messaggio chiaro a fondi, trust e altri potenziali veicoli: “Non sono qui per far guadagnare i soliti speculatori, ma per restituire ai lavoratori l’orgoglio di far parte di quest’azienda, com’era un tempo”. Il suo obiettivo è far sì che, nei luoghi simbolo della comunità – dall’Unione al Bar City, fino all’Accademia Arte e Vita – si possa dire con fierezza: “Io lavoro in Tassara”.

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