Con domenica 29 dicembre l’anno giubilare si apre anche presso le chiese della Diocesi di Brescia. In Valle Camonica, l’unica struttura in cui è possibile richiedere l’indulgenza plenaria è il Santuario dell’Annunciata a Piancogno. In occasione della visita organizzata dalla guida turistica Marta Ghirardelli il giorno prima dell’apertura del santuario al Giubileo, abbiamo deciso di proporvi un breve approfondimento su questo bene religioso-artistico e sulla comunità di Frati Cappuccini che lo anima.
Oggi questa comunità è composta da 7 frati, come ci racconta Fra Giuseppe, Guardiano della Fraternità dei Cappuccini alla Santissima Annunciata. Anche per loro questo XXV Giubileo rappresenta un momento importante. Anno di grazia, riconciliazione, accoglienza e perdono:
L’impegno dei Cappuccini dell’Annunciata si contraddistingue da sempre per la grande capacità di predicazione, anche itinerante. “Spesso siamo coinvolti in questo servizio d’annuncio nella Chiesa locale. Molti parroci e comunità ci chiamano per celebrazioni, confessioni e feste patronali, oppure per tenere esercizi spirituali.”
Molte anche le persone che arrivano al santuario. Luogo d’incontro “per l’aspetto artistico, quello religioso, ma anche per la bellezza del Creato.” Ed è osservando la bellezza paesaggistica della valle, sulla quale l’edificio mirabilmente si affaccia, che spesso i visitatori scoprono la propria bellezza interiore. “Pellegrini e turisti per noi sono tutti fratelli da incontrare, non c’è differenza. Sono accolti e aspettati da ogni frate.”
L’Annunciata di Piancogno è sì un sito importante per la spiritualità, ma presenta caratteristiche altrettanto rilevanti sotto il profilo artistico. Rientra in quei luoghi che vengono riscoperti, magari con occhi diversi e in un nuovo contesto, anche da parte di quanti avevano già avuto modo di conoscerli. L’interesse non manca, come dimostra il “tutto esaurito” della visita guidata, tanto da doverla riproporre con un secondo appuntamento su sabato 4 gennaio.
Non mancano tratti di unicità. “Da un punto di vista artistico meritano tantissimo le opere di fine Quattrocento” racconta Ghirardelli, seduta con noi dopo la visita all’ombra della statua del Beato Innocenzo da Berzo, il tanto amato “Fratasì” profondamente legato all’Annunciata.
“Il tramezzo, simbolo del mondo francescano, conta 33 splendidi riquadri che rappresentano la vita di Cristo, dalla natività alla crocifissione. Ma ancora più bella è la parte del coro, con raffigurazioni dedicate a Maria, figura importante per la fede francescana. In primis, la scena dello Sposalizio della Vergine.”
Ed è proprio questa raffigurazione dello sposalizio a costituire l’unica opera a noi pervenuta firmata dall’artista Giovan Pietro da Cemmo. Da ricordare anche la figura artistica di Andrea Fantoni, cui invece è attribuito il presepe in terracotta presente nel locale attiguo al tradizionale e sempre rinnovato presepe meccanico realizzato dai Frati.
L’arte prosegue nei chiostri, dove troviamo uno splendido esempio di architettura cinquecentesca. Qui vale la pena levare lo sguardo per ammirare la meridiana catottrica del Settecento. Ma a suscitare la curiosità di quanti scelgono di visitare l’Annunciata è l’aura di tranquillità che essa ancora emana, nonostante tutte le vicissitudini – alcune delle quali burrascose – che ha attraversato nei secoli. “Vengono proprio per abbandonarsi a un momento di riflessione spirituale in un contesto artistico meraviglioso.”
Bellezze artistiche, ricchezza spirituale e anche un pizzico di mistero, a cominciare dal fondatore: Amedeo da Silva. Al Santuario della Santissima Annunciata Radio Voce Camuna dedicherà la puntata di VocePRESENTE in onda venerdì 10 gennaio 2025, alle ore 10:05. Ascolteremo le nostre interviste in esterno a Fra Giuseppe e Marta Ghirardelli. Dopo la messa in onda, la puntata si potrà riascoltare dalla pagina della trasmissione sul nostro sito.