La nuova missione del Gruppo Sub di Monte Isola, parte della Protezione Civile di Brescia e composto da sedici volontari, coinvolge in realtà tutti. Il gruppo, in occasione della posa del presepe subacqueo a fine novembre, ha lanciato la propria campagna fondi per il 2025 per l’acquisto di un’attrezzatura da ricerca subacquea, che sarà usata per cercare i dispersi nelle acque del lago d’Iseo e per mappare il fondo del lago, ancora parzialmente sconosciuto e inesplorato.

Uno strumento che si aggiunge a quelli già in dotazione al gruppo e che si rivelerebbe essere di estrema importanza: basti pensare che dal 2006 sono state recuperate ventisette persone disperse in acqua, oltre ad aver offerto assistenza a eventi e monitorato costantemente le spiagge.

Tra gli ultimi casi di scomparsa a cui il gruppo ha lavorato, quello della tedesca Chiara Mercedes Lindt, che per ora è ancora sul fondo del Sebino, presumibilmente nel tratto di lago di fronte a Pisogne e Costa volpino: uno dei più profondi della zona.

Ma il gruppo ha operato anche in numerosi altri casi, come l’incidente di un Offshore nel 2009 che causò tre vittime, di cui un disperso per giorni (poi recuperato) e un ferito. Altra attività che vede il gruppo in prima linea è la mappatura del fondo del lago d’Iseo, con finalità di utilità pubblica.

Un lavoro utile a recuperare e segnalare relitti, a segnalare dove si trovano cavi subacquei, tubature e altro. L’obiettivo, insomma, è fornire alla comunità conoscenze certe e sicure sul Sebino. Questo è fondamentale per la sicurezza non di pochi bensì di moltissimi turisti e anche di chi usa lo specchio d’acqua per lavorare, fare sport o per spostarsi.

Con questa raccolta fondi il gruppo vorrebbe ultimare il sistema innovativo “Side Scan Sonar”, un sonar a scansione laterale che permetterà di migliorare le tecniche di ricerca e mappatura. In collaborazione con il Politecnico di Milano e Laser Navigation, si sta creando una tecnologia su misura per affrontare le sfide del territorio.

Ecco che, quindi, servono ottomila euro per l’acquisto di un ulteriore sensore e di un Gps di posizione. La raccolta è stata attivata sulla piattaforma GoFundMe, con il nome “Side Scan Sonar per ricerca in alta profondità“.

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