“La strada è l’amore, anche per noi stessi, senza cercare dannose scorciatoie. Avendo anche il coraggio di dire un netto no a ciò che ci ruba la vita”: Queste alcune delle parole pronunciate da mons. Raffaele Maiolini, vicario episcopale per la cultura della Diocesi di Brescia e coadiutore festivo a Costa Volpino, che ha celebrato domenica pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Corti i funerali di Sara Centelleghe, la giovane uccisa una settimana fa nel suo appartamento di via Nazionale dal 19enne Jashan Deep Bashan (che durante l’interrogatorio di convalida dell’arresto non ha saputo spiegarsi il gesto commesso).
Che i funerali sarebbero stati molto partecipati da tutta la comunità si era capito già nei giorni scorsi, con tutta Costa Volpino sotto shock per quanto accaduto: mercoledì tremila persone hanno preso parte alla fiaccolata in ricordo della giovane, mentre sabato l’Auditorium Caduti del Lavoro era affollato per la veglia di preghiera.
Nell’omelia mons. Maiolini ha ricordato l’importanza dell’ascolto, anche in momenti come questi, in cui, ha detto, “la tentazione di riprendere la vita come niente fosse è fortissima”. Nel silenzio di tutti i presenti, Maiolini ha quindi rivolto un appello a coloro che spacciano e fanno uso di droga: “Non è questo il modo”, ha detto, “per tamponare il vuoto della vita. Queste sostanze allargano il buco, non lo tappano”. Dopo la cerimonia, il feretro è stato portato al cimitero nella frazione di Piano, dove è stato tumulato.
[Foto da Eco di Bergamo]