C’è un’altra emergenza, strettamente legata agli incendi che stanno imperversando in queste settimane sul territorio, che la Regione Lombardia sta monitorando. E’ quella che ha a che fare con l’abbassamento dei livelli dei laghi, dovuta al lungo periodo di siccità che stiamo attraversando.
La carenza di piogge, infatti, non solo rende i terreni più aridi e quindi più facilmente soggetti ai roghi, ma sta abbassando i livelli dei bacini lacustri in tutta la Regione: il lago d’Iseo, lunedì scorso, è arrivato a 9,2 cm sopra lo zero idrometrico, mentre ad ottobre era a 66,9 cm, perdendo una media di 20 cm al mese.
Non se la passano meglio i fiumi, la cui riserva idrica dipende necessariamente anche dalla quantità di neve caduta, abbastanza scarsa quest’anno: sul fiume Oglio, ad esempio, l’indice legato al manto nevoso è attualmente di 66,1 milioni di metri cubi; la media del periodo –considerati i dati dal 2006 al 2020- è invece di 198,5 milioni.
La portata idrica del fiume ad oggi è di 9,7 milioni di metri cubi di acqua, contro i 36,8 di media del periodo. Alla luce di tutto questo, il Sebino oggi ha una riserva pari a 17,6 milioni di metri cubi di acqua, con un calo del 60,5% rispetto alla media del passato.
Dal Pirellone, come detto, la situazione è costantemente monitorata: Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura, ha annunciato che a breve sarà convocato un tavolo a cui prenderanno parte tutti i soggetti coinvolti per valutare il da farsi, anche in vista della stagione che vede il settore agricolo in prima linea.