In quella discarica sommersa c’è dell’amianto: l’accusa arriva da Legambiente Basso Sebino, alla luce del ritrovamento di una vera e propria montagna di scarti di gomma e plastica, alta 40 metri e larga dieci, rinvenuta nei giorni scorsi nelle profondità del lago d’Iseo, a Tavernola Bergamasca.

I primi risultati dei test effettuati sulle scorsi spingono Dario Balotta, presidente del Circolo, a riaprire la questione dell’inquinamento causato dagli scarti di lavorazione.

Balotta sostiene che gli scarti delle guarnizioni in gomma che compaiono nelle riprese effettuate dai carabinieri durante la loro ispezione del Sebino, fino a qualche anno fa contenevano una quantità di amianto pari al 20%; inoltre, il materiale termoisolante ed antincendio può arrivare a contenere fino al 40% di absesto ed i prodotti che contengono fibre di amianto anche percentuali vicine al 100%.

Balotta non ha dubbi: quella discarica, frutto del distretto della gomma del Sebino, va rimossa il prima possibile, prima ancora di verificarne la responsabilità, anche tramite la costituzione di un comitato dei Comuni sul lago che permetta di affrontare il problema.

Joris Pezzotti, sindaco di Tavernola Bergamasca, lunedì sarà a Roma per chiedere allo staff di Sergio Costa, Ministro per l’Ambiente, di prendere in considerazione la possibilità di elargire dei fondi per la bonifica del lago.

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