Si è tenuto a Sondrio ieri, 9 gennaio, l’incontro tra l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, il direttore generale del Welfare di Regione Mario Melazzini con gli stakeholder del territorio. Presenti, in particolare, la direttrice generale dell’Ats della Montagna, fresca di nomina, Monica Fumagalli, e i direttori generali delle Asst locali: Corrado Scolari per la Valcamonica, Ida Ramponi per l’Asst Valtellina Alto Lario.

L’incontro ha rappresentato un’occasione di confronto e programmazione per il futuro dei servizi sanitari in una delle aree più complesse della Lombardia, con un’attenzione particolare alle esigenze specifiche delle aree montane e al rafforzamento della collaborazione tra le istituzioni locali e regionali, anche in vista delle prossime Olimpiadi di Milano Cortina 2026. 

“Abbiamo voluto iniziare l’anno – ha dichiarato l’assessore Bertolaso – con un momento di dialogo diretto per presentare il nuovo assetto delle direzioni delle strutture sanitarie del territorio e tracciare le priorità per il futuro. L’Ats della Montagna è una realtà complessa, con peculiarità geografiche e organizzative che la rendono unica e originale. Per questo motivo, è fondamentale lavorare insieme per valorizzare quanto fatto fino ad oggi e affrontare le sfide che ci attendono”.

Per gli stakeholder del territorio è stata un’occasione di confronto e programmazione per il futuro dei servizi sanitari, volta a rafforzare la collaborazione tra Regione Lombardia e le istituzioni locali, con l’obiettivo di migliorare i servizi sanitari e sociali offerti ai cittadini. Sono stati affrontati temi cruciali come l’ottimizzazione delle risorse, l’innovazione tecnologica in ambito sanitario e il potenziamento delle strutture ospedaliere.

“Segnale positivo per il territorio dell’Ats della Montagna”, è il commento di Luca Masneri, presidente del Collegio dei sindaci di Ats della Montagna, nonché sindaco di Edolo, al termine dell’incontro a Sondrio tra Regione e istituzioni camune e valtellinesi. Masneri ha sottolineato l’importanza di una collaborazione stretta e continua tra le istituzioni locali e regionali per affrontare le sfide specifiche del territorio montano. “La nostra comunità ha esigenze particolari che richiedono soluzioni su misura. È fondamentale che le decisioni prese a livello regionale tengano conto delle peculiarità locali per garantire un servizio sanitario efficiente e accessibile a tutti”.

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