Parte del legname recuperato dall’operazione di pulizia dei boschi andrà ai privati che, tramite i Comuni di residenza, ne stanno facendo richiesta.
I primi avvisi sono stati pubblicati a Sonico, Edolo, Cedegolo, Cevo e Berzo Demo. I Comuni invitano anche gli abitanti a segnare ulteriori danni ad abitazioni e strutture: a Sonico, ad esempio, sono stati colpiti gli alpeggi comunali del Baitone, così come a Breno le baite del Pian d’Astrio.
A preoccupare, però, sono anche sette fronti franosi che stanno minacciando altrettanti paesi: a Sonico è attivato un sistema di telecamere che sta monitorando la situazione, a Pisogne preoccupa la frana sulla Valle del Trobiolo, così come a Piancamuno preoccupa lo smottamento che si estende fino a Montecampione.
A Paisco Loveno la situazione è stabile grazie ai lavori di palificazione effettuati in passato, mentre a Monno un sistema di ancoraggio controlla la frana del Picè. Frana monitorata anche a Valle di Saviore. A Rino di Sonico, infine, preoccupano i 2,5 milioni di metri cubi di materiale che potrebbero staccarsi dalla paleo-frana.