E’ ancora attivo e darà da lavorare anche giovedì l’incendio che si è sviluppato nel pomeriggio dell’ultimo dell’anno in località Crespalone, in territorio di Losine.
Sulle origini dolose o meno delle fiamme stanno indagando i carabinieri forestali, mentre sin dalle 15:30 di martedì, quando la sala operativa del Gicom ha attivato i gruppi AIB, le squadre si sono portate sul posto per fronteggiare il rogo.
“In tutto hanno operato 47 volontari di 12 squadre di protezione civile del coordinamento della Comunità Montana”, ha spiegato Dario Entrade, direttore delle operazioni di spegnimento (DOS) di Regione Lombardia, da noi contattato all’imbrunire del 1° gennaio, quando ha chiuso un’intensa giornata di lavoro che ha visto intervenire a più riprese anche due elicotteri antincendio regionali e un canadair. L’acqua è stata pescata dal bacino Enel del Col de L’oca, sopra Malegno, mentre per le operazioni da terra le squadre hanno fatto la spola con l’idrante da Losine.
“La stima degli ettari di bosco ceduo andati in fiamme è difficile da fare al momento, poichè si tratta di una zona impervia e piena di canali e piccole valli, a circa 1300 metri di quota. Questo è il motivo per cui, oltre al fatto che il terreno è siccitoso, l’incendio è ancora attivo” spiega ancora il DOS, dichiarando che le operazioni di bonifica dovranno proseguire anche il 2 gennaio, quando non si esclude che possa servire un nuovo intervento dell’elicottero.