A Ceto e dintorni da poco più di una settimana si è alla ricerca di un gagliardetto, dal grande valore affettivo e storico. E’ il gagliardetto delle Fiamme Verdi del paese, che sarebbe dovuto essere esibito in occasione del tradizionale ritrovo in Mortirolo del 5 settembre scorso.
Stando al racconto che ci ha fornito la figlia del signor Martino Donina, proprietario del gagliardetto (che aveva a sua volta ereditato dal padre “Tone” Donina, partigiano scomparso a fine anni Ottanta), il pezzo di stoffa –su cui è impressa la scritta “Fiamme Verdi Divisione Tito Speri Brigata Giacomo Cappellini C7”– era stato consegnato sabato 4 settembre ad un parente, affinché lo esponesse il giorno successivo durante la cerimonia.
Il gagliardetto era stato messo dentro una sacca nera lunga circa un metro ed insieme a due aste. La sacca era stata posizionata sul quad con cui il parente è poi rientrato a casa sua ma, al suo arrivo, era sparita. L’ipotesi più probabile fatta dalla famiglia, che nel frattempo ha sporto denuncia ai carabinieri, è che la sacca sia sbalzata dal mezzo durante il tragitto sulla strada di campagna che da Ceto sale verso Ono San Pietro, finendo tra i boschi.
Non si esclude, però, che qualcuno l’abbia raccolta e se la sia portata via: ecco perché la famiglia proprietaria del gagliardetto lancia un appello. Chiunque avesse informazioni utili o lo avesse preso può contattare i numeri 349 51 17 863 o 0364 43 42 07. Il gagliardetto in sé non ha un particolare valore economico, ma ha un grande valore affettivo e storico: è stato esposto durante numerose manifestazioni ed, oltre al ricordo di Tone Donina, porta con sé anche quello di sua sorella Lucia, staffetta partigiana scomparsa nel 2013.