Lucchini Rs ha depositato negli uffici della Provincia di Bergamo la richiesta di un incremento produttivo dell’acciaieria da 250mila a 310mila tonnellate (+24% annuo). Un passaggio fatto però prima del crollo di via Paglia, avvenuto circa un anno fa a Lovere, strada che rappresenta lo snodo principale da e verso la storica fabbrica loverese.
L’aumento produttivo a cui Lucchini fa riferimento non prevede né l’installazione di nuovi macchinari né la modifica degli attuali capannoni. Ma l’amministrazione comunale, alla luce di questa possibile autorizzazione in arrivo da via Tasso, vuole predisporre un nuovo piano del traffico e studiare soluzioni alternative per la viabilità.
La fragilità dell’area è nota e gli accadimenti del 2024 l’hanno evidenziata. Nei prossimi mesi partirà il cantiere per la messa in sicurezza del dissesto idrogeologico in via Nazionale. Stando a quanto dichiarato dall’amministrazione di Lovere, se ci sarà un incremento di produzione, potrà partire solo dalla conclusione di questo intervento.
La sindaca Claudia Taccolini e i suoi si stanno intanto confrontando con l’azienda per definire i sistemi di monitoraggio più idonei, sia delle emissioni ambientali sia della stabilità della rete stradale. La minoranza sul tema ha espresso preoccupazioni per le possibili ricadute sull’inquinamento atmosferico, acustico e viabilistico e ha richiesto che torni a riunirsi il tavolo di confronto con il vicino Comune di Castro, anch’esso fortemente interessato dal tema.