Sabato 30 novembre presso una gremita Sala consiliare, la comunità di Malegno ha assegnato la ventesima edizione del Premio Mites Terram Possident ad Antigone, associazione che dal 1991 lotta per il rispetto dei diritti e della dignità dei detenuti.

La serata si è aperta con la musica del Take the four jazz quartet, composto da studenti del liceo musicale che hanno allietato l’evento con più interventi.

Dario Pezzoni ha esordito l’incontro ricordando come, dal 2005, ad oggi il Premio venga assegnato a chi si è contraddistinto per opere di pace, solidarietà e bontà a livello locale e nazionale. Organizzato dal Comune di Malegno e dalla Parrocchia di S. Andrea Apostolo, il Mites gode del supporto della Comunità Montana di Valle Camonica e del BIM.

Priscilla Ziliani, Assessore alla Cultura della Comunità Montana di Valle Camonica, ha ricordato che non dobbiamo dimenticare chi ha lottato per permetterci di vivere nella pace. Il riferimento è andato agli articoli 11 e 2 (solidarietà) della Costituzione.

“La mitezza come valore evangelico è trasversale: dobbiamo ragionare sulla mitezza come qualcosa che ci accomuna e che, con l’umiltà, dovrebbe farci vivere meglio tutti” ha commentato il parroco, Don Giuseppe Stefini.

Valeria Verdolini, di Antigone

Il momento della premiazione si contraddistingue per essere anche un’occasione di riflessione collettiva. È stato mostrato un video del 2006, dove l’allora Sindaco Ales Domenighini spiegava il perché del Premio, auspicando con fiducia che potesse diventare una tradizione.

Il compianto Domenighini – insignito qualche anno fa a sua volta della dicitura “uomo di pace” – sottolineava il legame tra il Premio e lo stemma di Malegno: una pecora che bruca appena fuori dal suo ovile, accompagnata dal motto evangelico che rimanda a come la terra sia di coloro che abbracciano la mitezza.

Una delle novità introdotte negli ultimi anni durante la premiazione è la lettura delle candidature pervenute, che nel 2024 erano 3. Oltre ad Antigone sono stati infatti proposti Igino Brian – orafo che fornisce formazione tecnico-professionale in Cambogia recuperando il metallo delle mine – e gli Amici in cordata nel mondo, che da oltre 30 anni sono attivi nell’est Europa, soprattutto in Bielorussia, ampliando poi le azioni di supporto umanitario anche in altri Paesi e continenti.

Francesca Martinazzi

Da sempre, il Premio consiste sia in una componente economica che in una parte artistica. Francesca Martinazzi – Grata, artista malegnese che ha realizzato l’opera, ha raccontato come questa sia il frutto di un partecipato lavoro comunitario.

“Tre pomeriggi in cui abbiamo bevuto il caffè, giocato, lavorato con entusiasmo insieme.” Per più donne si è trattato del primo approccio alla tessitura su telaio. Il risultato è un tappeto (o arazzo, a seconda della destinazione d’uso) coloratissimo, ispirato ai toni della bandiera della pace.

il momento della proclamazione del vincitore con la lettura della motivazione da parte del Sindaco, Matteo Furloni

A ritirare il Premio c’era Valeria Verdolini, Responsabile di Antigone Lombardia. Antigone, che non accetta finanziamenti governativi, si sostiene esclusivamente grazie alle donazioni.

Il commento dell’attivista Valeria Verdolini

Antigone è l’unica associazione ad essere autorizzata, da parte del Dipartimento di Amministrazione penitenziaria, per visitare le 190 strutture detentive italiane. Tra le battaglie che ha portato avanti ci sono l’impegno per l’introduzione del reato di tortura nell’ordinamento italiano e le attività di monitoraggio e advocacy contro il sovraffollamento delle carceri.

L’impegno di Antigone è anche quello di coinvolgere i detenuti con progetti di sport, musica e rubriche radiofoniche. Aspetti che risultano quantomai importanti se pensiamo che, come ha raccontato Verdolini, in Italia ogni mese la popolazione carceraria aumenta di 200 detenuti e dall’inizio del 2024 ad oggi sono già 80 le persone che si sono tolte la vita in carcere.

Oltre all’Osservatorio sulle condizioni di detenzione e all’Osservatorio minori, Antigone è attiva anche a livello internazionale. “L’obiettivo è quello di lavorare a una sensibilizzazione a 360 gradi”, ha ricordato Verdolini.

Radio Voce Camuna dedicherà al Premio Mites Terram Possident per la Solidarietà e la Pace la puntata di VocePRESENTE in onda venerdì 20 dicembre. A partire dalle ore 10:05 ascolteremo il racconto dell’evento, con approfondimenti e interviste ai suoi protagonisti. La puntata si potrà poi riascoltare dalla pagina della trasmissione sul nostro sito.

Share This