Venerdì mattina, nella sede della Coldiretti, si è tenuto un vertice per fare il punto sui danni subiti dall’agricoltura bresciana a causa del maltempo di quest’estate, in particolare dell’ultima ondata verificatasi tra il 25 luglio e il 12 agosto.
La stima dei danni è molto alta: 46,7 milioni, più della metà del conto presentato dall’intera agricoltura lombarda (86 milioni). I più colpiti nel bresciano sono stati: fabbricati, strutture, serre, e le produzioni di uva, olive e mais.
Le stime ufficiali sono state presentate da Ettore Prandini, presidente nazionale e bresciano della Coldiretti, affiancato dal ministro delle Politiche agricole Gianmarco Centinaio e dall’assessore regionale Fabio Rolfi. Giovedì la Regione ha formalizzato al governo dimissionario la richiesta dello stato di emergenza per accedere ai fondi per i risarcimenti.
In generale, aggiungendo ai danni all’agricoltura quelli a strutture private, seguiti dai danni alle attività industriali e artigianali, alle infrastrutture pubbliche e al territorio, la stima per Brescia e provincia, area più danneggiata della regione, lievita a 170milioni di euro.