Il giorno dopo la pioggia che, ampiamente annunciata dall’allerta rossa diramata mercoledì pomeriggio dalla Regione Lombardia, ha causato esondazioni ed allagamenti sparsi per la Vallecamonica, ci si è rimboccati le maniche per ripristinare la viabilità su quelle strade le cui condizioni di sicurezza lo consentono.

La situazione più critica resta ad Erbanno di Darfo, dove nel giro di due settimane ha esondato il Budrio, raggiungendo il passaggio a livello e allagando abitazioni e attività commerciali. Il Comune di Darfo ha avviato i lavori di somma urgenza (per un totale di 270mila euro, 200mila dei quali dalla Regione) per la sistemazione di via San Martino, che resterà chiusa ancora per qualche giorno: in alternativa si possono percorrere le strade della zona industriale.

Sempre a Darfo, ha invece riaperto la strada che collega Corna a Rogno, passando per il Centro Commerciale. Ha riaperto nel pomeriggio di oggi anche la Strada Provinciale 88 Ceto-Cimbergo-Paspardo, chiusa per precauzione da mercoledì pomeriggio: il via libera dal Broletto è giunto dopo il sopralluogo dei tecnici e il passaggio dall’allerta arancione all’allerta gialla.

Per alcune strade che riaprono, altre restano chiuse per ragioni di sicurezza: ad Angolo Terme un’ordinanza vieta il transito sulla strada per S. Giovanni, in attesa dei lavori di somma urgenza; chiusa anche la intercomunale Lozio-Ossimo, dove sono cominciati i lavori di pulizia della carreggiata dai due smottamenti, permettendone il passaggio solo nel tratto di Lozio.

A Malegno permane la chiusura della strada agro-silvo pastorale di collegamento con Breno, così come a Piancogno rimane interdetta al passaggio via delle Volte, la strada che porta all’Annunciata e ad Esine è stata chiusa la strada Val Gasega.

In Alta Valle, è stata chiusa via Don Giacomo Ragazzi a Precasaglio di Pontedilegno, per il cedimento del muro di sostegno; disagi anche a Sellero e Novelle. Il maltempo ha anche causato la chiusa del tratto di pista ciclabile di Cividate Camuno, dal ponte sotto la Strada Provinciale 345 fino al tratto di fronte alla centralina idroelettrica Regina.

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