Con l’accordo firmato con Regione Lombardia venerdì scorso, l’Amministrazione comunale di Marone potrà contare su un contributo di 600mila euro, che si vorrebbero investire nello sviluppo di attività con base nell’ex opificio Cittadini:

un laboratorio delle olive, un frantoio, una tavola calda, un’area mercatale, un ostello, dei musei ed una sala convegni.

Un progetto che per essere concretizzato necessita di una progettazione rispettosa dei tempi dettati dal bando. Soprattutto serve che il municipio possa mettere sul piatto la sua quota di 600mila euro, cioè il 50% della spesa che la Regione chiede prima di stanziare.

Il Comune potrebbe cercare un patto di collaborazione pubblico-privato, coinvolgendo nella costruzione del nuovo edificio imprese interessate in futuro alla gestione delle attività. Sarebbe una via praticabile ma – per Mauro Zanotti, assessore ai Lavori pubblici, ‘le verifiche da fare sulla compatibilità di interessi e aspettative sono molte’, visto che a oggi ci sono state manifestazioni d’interesse per il piano terra, ma l’intenzione del Comune è di ‘portare avanti l’operazione nella sua interezza’.

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