Anche quest’anno Legambiente si chiede se una montagna diversa sia possibile, facendo il punto della situazione del turismo invernale in un’epoca, segnata dal cambiamento climatico, in cui la neve è sempre di meno e per tenere apertoi gli impianti bisogna ricorrere sempre di più all’innevamento programmato.

Nell’edizione 2025 del report “Nevediversa”, presentato a Milano, l’associazione ambientalista guarda agli impianti dismessi o parzialmente aperti della Penisola, soffermandosi caso per caso: in Lombardia, gli impianti dismessi sono diminuiti dai 39 del 2023 al 33 del 2025 e quelli “un po’ chiusi, un po’ aperti” sono sei (tra questi c’è anche Schipario).

Montecampione compare anche quest’anno nella categoria più dura, quella che Legambiente definisce “impianti sottoposti ad accanimento terapeutico”. In tutta Lombardia, in quest’ultima lista compaiono 59 impianti: quello tra Artogne e Pian Camuno e la relativa operazione di rilancio continua a nutrire le perplessità dell’associazione ambientalista.

Nel dossier, Legambiente ricorda che “l’atto di cessione degli impianti di risalita della fallita società Montecampione Ski Area dalla curatela giudiziale alla Plan 1800 Srl è stato formalizzato, con l’obiettivo di utilizzare il finanziamento di 13 milioni di euro da Regione Lombardia per il rinnovamento di alcune strutture”. Tuttavia Legambiente è estremamente scettica, definendo l’intervento “destinato a ripetere i fallimenti precedenti, data la grave carenza di risorse idriche che rende difficile l’uso di innevamento artificiale”.

Si ricorda, inoltre, la ristrutturazione in corso del complesso residenziale e dell’hotel Le Baite: “ma il progetto”, si legge nel dossier, “oltre a essere economicamente oneroso, risulta poco praticabile per un uso parziale. Per l’hotel Alpiaz, ancora in condizioni precarie, non sono state fornite tempistiche per una possibile ristrutturazione”. Intanto, la stagione in corso ha visto l’apertura di alcune piste sia a quota 1.200 che 1.800, segno questo che a Montecampione, nonostante condizioni e pareri avversi, non ci si voglia arrendere.

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