Nel cuore della notte tra sabato e domenica, dopo aver partecipato a una festa Mortirolo, Matteo Maccare, classe 1987, si è messo in sella alla sua moto per fare ritorno a casa a Edolo.
Il 30enne è sceso percorrendo la vecchia carreggiata sterrata del Mortirolo, ma, per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri, la due ruote è finita fuori strada fermandosi pochi metri sotto alla strada.
Matteo è stato sbalzato dal mezzo circa duecento metri più giù, dove domenica i soccorritori – intervenuti in seguito all’allarme lanciato da una coppia di edolesi che durante una passeggiata ha notato la moto capovolta nel bosco – lo hanno ritrovato poco prima di mezzogiorno.
Sul posto, oltre ai carabinieri, sono arrivati i vigili del fuoco volontari di Edolo, i tecnici del soccorso alpino e quelli della guardia di finanza. Nei pressi della moto c’erano una scarpa e il cellulare del giovane. Più a valle, in mezzo alle acque dell’Ogliolo, è stato individuato il corpo privo di vita.
I soccorritori hanno impiegato diverso tempo per il recupero, utilizzando la barella e il verricello, poiché la zona è molto impervia e scoscesa.
Una volta riportato sulla strada, il corpo di Matteo è stato trasportato nella camera mortuaria dell’ospedale di Edolo, dov’è a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Subito attorno al 30enne si è stretta la sua famiglia: il padre Franco (conosciuto per essere stato a lungo dipendente dell’Asl e oggi in pensione) la mamma (bidella all’istituto Meneghini di Edolo) e il fratello più giovane Marco.