I sindacati della FIOM e la CGIL Valle Camonica Sebino e Brescia esprimono le più sentite condoglianze alla famiglia del lavoratore Riccardo Gozzi, il 49enne residente a Niardo ma originario di Cevo, morto sul lavoro oggi, sabato 14 settembre. “L’ennesimo infortunio sul lavoro accaduto stamattina deve accendere l’attenzione sulla strage che ormai da anni si verifica nei luoghi di lavoro” scrivono i sindacati, sottolineando che dall’inizio dell’anno in provincia di Brescia sono avvenuti ben 26 infortuni mortali sui luoghi di lavoro, di questi due solo nell’ultima settimana.
“Saranno gli organi preposti a verificare l’effettiva dinamica di quanto accaduto. Come organizzazioni sindacali dobbiamo purtroppo registrare che si muore oggi nei luoghi di lavoro esattamente come si moriva cinquant’anni fa, sebbene il nostro paese sia dotato di normative all’avanguardia in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, è palese che queste non vengano concretamente applicate se non dal punto di vista formale”. Inoltre nella nota viene ribadito che “la formazione dei lavoratori debba partire dal basso tenendo in considerazione la loro esperienza e non calata semplicemente dall’alto, in modo da applicare al meglio ciò che prevede la normativa”.
Un’altra richiesta viene rivolta ad Ispettorato del Lavoro, ATS, etc: aumentare i controlli nei luoghi di lavoro attraverso l’incremento degli organici, come ispettori, medici e tecnici della sicurezza. Aggiungono inoltre che nella gestione della sicurezza è fondamentale ribadire il coinvolgimento dei Rappresentanti Lavoratori della Sicurezza Aziendali e Territoriali. Infine si fa riferimento alla regolamentazione del sistema degli appalti, riducendo la catena dei subappalti a cascata, contribuirebbe sicuramente a una riduzione della precarietà ed a un aumento della sicurezza sul lavoro.