Giacevano da 30 anni sotto i piloni del cavalcavia, nei pressi dell’alveo fluviale e della Ciclovia dell’Oglio in località Calameto a Breno. Rifiuti speciali presumibilmente derivanti dal settore fusorio-metallurgico, abbandonati in quella che negli anni Novanta era divenuta una discarica abusiva.
Dopo le opportune indagini di accertamento e le relative autorizzazioni, negli ultimi giorni hanno preso il via le azioni di bonifica di Calameto. 4 i cumuli abbandonati tra i piloni della SS42, che già da tempo il Comune di Breno aveva provveduto a coprire e recintare, in attesa della rimozione effettiva.
Il Sindaco Alessandro Panteghini, al secondo mandato, ha espresso soddisfazione, dichiarando si tratti di una grande conquista per l’ambiente. Conquista arrivata dopo un iter complicato.

A inizio 2022 ARPA Lombardia aveva analizzato i rifiuti, confermandone la pericolosità. Ad ottobre dello stesso anno, grazie al rilievo topografico da parte del Comune, era stato possibile stimare l’entità dei volumi da rimuovere.
Di gennaio 2023 la conclusione dell’istruttoria della Provincia, chiusasi senza aver individuato i responsabili. Un paio di mesi più tardi era arrivata l’attestazione di ATS circa la potenziale fonte di rischio per la salute pubblica, con invito a rimuovere quanto prima i materiali.
Si arriva quindi alla fine del 2023, quando Regione Lombardia ha stanziato 1 milione di euro per la rimozione. Un anno e mezzo fa il sopralluogo di Giorgio Maione, Assessore regionale ad Ambiente e Clima, al quale vanno i ringraziamenti del Sindaco.
Ora è quindi in corso la rimozione, effettuata dalla società S.E. Servizi Ecologici Srl. Mentre i rifiuti sono in fase di smaltimento presso gli impianti specializzati, si pensa agli step successivi.
Terminata la bonifica bisognerà infatti verificare lo stato del suolo di appoggio. Non si esclude un intervento finale di impermeabilizzazione.
Ma quale sarà il nuovo volto di Calameto? Una volta bonificata del tutto, l’area, dove recentemente si sono realizzate delle aule didattiche, ospiterà anche il Museo degli insetti. Progetto che, oltre a Breno, coinvolge i Comuni di Malegno, Losine e Cerveno e che prenderà forma grazie ai 135.000 euro stanziati sempre da Regione.