150mila euro che serviranno a strutturare azioni di pulizia delle acque e di contenimento delle macrofite per tutelare la biodiversità del lago: sono in arrivo dalla Regione per il lago d’Endine, per far fronte all’emergenza ambientale innescata in estate dall’eccessiva crescita di alghe.

I Comuni di Endine, Ranzanico, Spinone e Monasterolo insieme all’Autorità di bacino avevano chiesto alla Regione di programmare una serie di interventi per contenere la diffusione delle piante e ridurne l’impatto negativo sull’ecosistema lacustre. A parziale risoluzione del problema è intervenuta nel frattempo l’Autorità di bacino, ma ora è necessario innalzare il livello degli interventi per limitare gli effetti negativi della proliferazione delle piante invasive.

Una fase due che prevede un’attività di sfalcio (autorizzata dalla Provincia di Bergamo e in accordo con Arpa Lombardia) basata su un piano di gestione redatto dall’Autorità di bacino con l’indicazione delle zone, le tempistiche e le modalità di contenimento delle popolazioni di piante acquatiche. La presenza di massa vegetale è infatti una criticità, oltre che per l’ambiente, anche per il turismo e per l’economia del lago di Endine.

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