OGM e Agriecologia sono stati al centro dell’incontro con discussione aperta del 12 febbraio presso la Casa Museo di Cerveno. La serata, organizzata da LOntàno Verde, è stata condotta dal giovane contadino e attivista Marco Gari.

“Noi siamo sensibili a tutti i temi che abbiano a che fare con l’ambiente”, commenta Moira Troncatti, Presidente dell’associazione LOntàno Verde. “Questa serata informativa ci sembrava giusto metterla a frutto utilizzando una struttura come la Casa Museo che è un luogo dove si deve far cultura”.

Originario di Edolo e attualmente residente in Provincia di Torino, Gari ha una formazione in Scienze forestali, accompagnata da esperienza sul campo in ambito agricolo. Ha cominciato ad approfondire il tema degli organismi geneticamente modificati circa un anno fa, seguendone gli sviluppi del quadro normativo e soprattutto interrogandosi sui possibili rischi.

L’incontro è stato quindi l’occasione per fare il punto sulla diffusione degli OGM e dei TEA. Quest’ultimo acronimo viene usato in riferimento a piante prodotte in laboratorio con Tecniche di Lavorazione Assistita. Recente sviluppo tecnologico legato alla cosiddetta Agricoltura 4.0, fortemente connessa a meccanizzazione e digitalizzazione.

La differenza tra OGM e TEA si rispecchia non solo nelle tecniche specifiche, ma anche sulla classificazione degli organismi sul piano normativo.

Sintetizzando la spiegazione di Gari: al contrario degli OGM, i TEA attuano modifiche al DNA della pianta sopprimendo il singolo gene, oppure impiantandone un altro proveniente però da una pianta della stessa specie. Una differenza importante che pare insinuarsi in un momento di incertezza, confronto ed evoluzione tra la norma nazionale e quella europea.

La questione non è banale, in quanto se anche i TEA vengono classificati come OGM, devono allora sottostare alla stringente normativa sugli organismi geneticamente modificati. Una normativa frutto del decennale atteggiamento di prudenza da parte di Bruxelles.

Per intenderci, basandoci sempre su quanto esposto da Gari: in Europa ora gli OGM si coltivano solo in Spagna e Portogallo, con un trend in calo. In Italia è consentita l’importazione di OGM ad uso alimentare solo per animali.

Recentemente – e qui Gari cita il Decreto Siccità 2023i TEA si stanno coltivando, a titolo sperimentale presso università, anche in Italia.

I potenziali rischi connessi ai TEA sono gli stessi che riguardano gli OGM. Contaminazione ambientale per via dell’ibridazione delle specie (OGM/TEA e “naturali”), mancanza di certezze assolute quanto all’impatto sulla salute dei consumatori (non si escluderebbero allergie e affini). Presente anche un punto di domanda circa una possibile infiltrazione nel settore biologico.

Altro punto a destare la preoccupazione degli attivisti è il risvolto sociale di queste tecnologie. Con ricadute economiche legate al costo delle sementi OGM per gli agricoltori. Misure che sembrano puntare ad una riduzione della forza lavoro impiegata in ambito agricolo.

Gli OGM sono stati introdotti – ormai decenni fa – con obiettivi ambiziosi, tra cui l’introduzione di modifiche mirate alla riduzione delle malattie che colpiscono le piante ad uso alimentare. Riduzione che avrebbe dovuto avere come ricaduta, se non equivalente comunque importante, la riduzione delle carestie. La famosa fine della fame nel mondo.

Marco Gari ha portato l’attenzione del pubblico su un’altra via: quella dell’Agriecologia. “Un insieme di tecniche agricole e una visione del mondo”, racconta Gari. Un modello di pensiero che si applica, a basso costo, nel rispetto dell’ambiente e che sta portando a innovazioni tecnologiche con ricadute interessanti per la produzione alimentare.

“Le tecniche son veramente moderne. Non si parla di tornare al passato, ma si tratta di utilizzare in modo molto saggio e furbo la natura per riuscire a produrre cibo veramente sano e in quantità sufficiente per sfamare tutti.”  

A riguardo, non mancano le associazioni e varie esperienze di attivismo, come Cambiare il Campo, di cui Gari fa parte e che punta a questo:

Marco Gari

Realtà consapevoli che si tratta di una battaglia tra Davide e Golia e che puntano alla sensibilizzazione e alla formazione per chi ha voglia di sporcarsi le mani di terra.

Per approfondire: www.cambiareilcampo.org

A quanto emerso dall’incontro, Radio Voce Camuna dedica la puntata di VocePRESENTE in onda venerdì 21 febbraio alle ore 10:05. Ascolteremo insieme le nostre interviste a Moira Troncatti (L’Ontano Verde) e a Marco Gari. La puntata si potrà riascoltare dalla pagina della trasmissione, o direttamente su Spotify.

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