C’è un fermo per l’omicidio di Roberto Comelli, il 42enne di Provaglio d’Iseo che la notte di Capodanno è stato colpito mortalmente al petto con un coltello da cucina mentre cercava di intrufolarsi ad un festa organizzata in una sala del Centro Civico affittata da alcuni ragazzi per festeggiare l’arrivo del nuovo anno.

Nel pomeriggio di mercoledì, dopo aver raccolto alcune testimonianze, è stato fermato un 19enne di Prevalle, sottoposto ad interrogatorio alla presenza del suo avvocato fino a tarda notte. Per lui l’accusa è di omicidio.

Gli inquirenti hanno messo sotto controllo il suo telefono e dopo aver raccolto alcune conversazioni lo hanno raggiunto nella casa in cui vive. Intanto, prosegue la ricostruzione di quanto accaduto nella notte tra martedì e mercoledì: Comelli, noto in paese per aver avuto problemi con la droga e per le liti che spesso provocava, la sera del 31 era stato allontanato da un bar di Provaglio, dopo che la titolare aveva chiamato i carabinieri segnalando che stava importunando i clienti.

Comelli, quindi, avrebbe raggiunto tra le ore 03:00 e le 04:00 il centro civico, dove si stava svolgendo anche la festa di fine anno del Gruppo Alpini, conclusasi intorno alle ore 02:30. La tragedia è accaduta dopo: Comelli ha cercato di entrare alla festa, a cui erano presenti ragazzi di Provaglio ma anche di altri paesi del Sebino e della Franciacorta, per un totale di un’ottantina di persone.

Nel cercare di allontanarlo è scaturita una lite, culminata nell’aggressione mortale alla vittima: Comelli avrebbe poi percorso un centinaio di metri, fino ad accasciarsi a terra davanti all’ingresso della Casa di riposo. Al loro arrivo sul posto, medici e infermieri non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

[Foto Giornale di Brescia]

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