La Procura di Bergamo e i carabinieri di Clusone hanno chiuso le indagini sull’omicidio di Sara Centelleghe, uccisa a Costa Volpino a ottobre. L’unico indagato per il delitto della 19enne è un suo coetaneo di origine indiana, Jashandeep Badhan, reo confesso.
L’avrebbe colpita con una settantina di forbiciate nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 2024. Secondo le ricostruzioni il ragazzo quella sera aveva fatto ampio uso di stupefacenti e, tornato a casa, a Costa Volpino, aveva sentito il bisogno irrefrenabile di fumare altro hashish.
Per questo aveva contattato un’amica di Sara, che si trovava in casa della vittima, nell’appartamento di via Nazionale, zona centrale di Costa Volpino, e aveva organizzato, come aveva riferito agli inquirenti, uno scambio di droga per farla uscire dall’appartamento e intanto intrufolarsi all’interno, convinto di trovare quantitativi maggiori rispetto a quanto pattuito.
Quando Sara si era svegliata di colpo, trovandoselo in camera si era spaventata e il diciannovenne aveva reagito colpendola prima con pugni, poi con un paio di forbici trovate in casa. Badhan era poi rientrato di nascosto a casa, e la mattina era stato prelevato dai carabinieri del Nucleo operativo di Bergamo.
Da quel giorno il giovane è in carcere, prima a Monza e poi a Bergamo. Gli elementi a suo carico sono pesanti e gli inquirenti chiederanno per lui, verosimilmente, il rinvio a giudizio. Intanto l’appartamento dove si è consumato il delitto è stato dissequestrato.
Proprio in questi giorni l’Istituto Ivan Piana di Lovere, che Sara frequentava da 5 anni, ha organizzato una mostra itinerante dal titolo “Dipendenze – Droga – Alcool … Riflettori accesi!” promossa dal Centro di Ascolto di ‘Auto Aiuto promozione umana’ di don Chino Pezzoli di Fiorano al Serio, un’attività organizzata dalla Commissione dell’Istituto Civicgreen. Sabato l’evento si è concluso con la visita da parte dei genitori che sono stati invitati a relazionarsi con il referente del Centro di Ascolto che, in questi giorni, ha dialogato con le studentesse e gli studenti dell’Istituto per tornare sul tema delle dipendenze nel ricordo della studentessa Sara, alla quale il Piana ha intitolato anche l’aula magna.