E’ necessario fare una rettifica in merito a quanto affermato nel precedente articolo riguardante il mancato riconoscimento dello stato di emergenza da parte del Governo alla Regione Lombardia.
I due paesi camuni, Ono San Pietro e Cerveno, interessati dall’esondazione del torrente Blé ad agosto, al contrario di quanto scritto, rientrano tra quelli che avranno diritto a un risarcimento economico.
Come riportato, appena due settimane fa i sindaci Broggi e Romano avevano ricevuto la comunicazione che il Consiglio dei ministri aveva approvato lo stato di emergenza in riferimento all’esondazione del torrente Blé.
In data 6 novembre il Cdm ha deliberato la dichiarazione in conseguenza degli eventi metereologici eccezionali e i due Comuni della media Valle, colpiti il 6 agosto dall’alluvione che ha provocato anche il crollo di un ponte, erano fortunatamente stati inseriti nella delibera precedente, approvando di fatto l’estensione degli effetti dello stato di emergenza definiti dall’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile emessa il 25 luglio 2019.
Per quanto riguarda la nostra provincia invece i disastri accaduti nei giorni successivi nella Bassa bresciana, ma anche tanti altri danni provocati dal maltempo in altre province lombarde, non sono stati riconosciuti come stato di emergenza e non verranno risarciti da Roma.
I due enti camuni, pur avendo avuto conferma, dopo le comunicazioni di ieri e le reazioni preoccupate degli amministratori, di avere diritto ai fondi, al momento ancora non conoscono l’entità della somma che riceveranno, pur sapendo che sarà di gran lunga inferiore a quella necessaria per ripristinare l’alveo del torrente e mettere in sicurezza la zona, tutt’ora inaccessibile.