Stanno andando avanti da ormai più di tre giorni le operazioni di recupero e salvataggio di Ful, il setter rimasto imprigionato in una cavità ipogea a Polaveno, quasi al confine con Sulzano. Se inizialmente l’animale si trovava ad una profondità di 5 metri, ora è scivolato fino a dodici.

A monitorarne lo spostamento è il collare Gps che il cane indossa, e che sta permettendo ai Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Brescia di avere la sua esatta posizione. Come il cane sia caduto nella cavità è ancora da capire: sabato l’animale stava facendo una passeggiata con il suo padrone, un cacciatore, quando è caduto nella fossa, forse mentre stava inseguendo un animale selvatico.

L’area in cui si è verificato l’incidente è molto impervia, e il maltempo del fine settimana non ha di certo favorito le operazioni di soccorso. I pompieri stanno lavorando con cautela, rimuovendo porzioni di roccia e cercando di trovare un passaggio che porti al cane.

Ful, intanto, risponde ai segnali e guaisce: i soccorritori sono riusciti a fargli avere cibo e acqua, ma è comunque una corsa contro il tempo. Per ora, c’è cauto ottimismo sul salvataggio del cane: le prossime ore saranno decisive.

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