“Ringrazio tutti i soccorritori. Grazie al personale sanitario che mi sta curando. Ora sto bene e sono fuori pericolo. Ho solo bisogno di recuperare e di riposo. Grazie a tutti”: sono queste le prime parole di Ottavia Piana dopo la fine dell’intervento durato da sabato sera a mercoledì notte e che l’ha vista portata in superficie dopo essere caduta durante un’esplorazione per il “Progetto Sebino” all’interno della grotta Bueno Fonteno.

Il lavoro dei 159 soccorritori giunti da tredici regioni italiane, ha permesso di salvare Ottavia, che nella caduta si è procurata non poche ferite, tanto che giovedì è stata sottoposta a un intervento per stabilizzare le fratture più gravi all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove si trova tutt’ora ricoverata in prognosi riservata, in Terapia Intensiva.

Da quel che si apprende, la 32enne di Adro iscritta al Gruppo Speleo Cai di Lovere è in buone condizioni, sveglia e lucida. Mercoledì notte, ad attenderla, c’era la famiglia e il compagno, che ora l’assistono in ospedale. Il recupero, però, potrebbe durare molto: importanti le ferite riportate alla schiena, al busto e agli arti inferiori.

Ottavia non è però fortunatamente in pericolo di vita: la resistenza che ha dimostrato in questa vicenda era già nota, essendo stata già protagonista di un episodio simile l’anno scorso, in un luogo vicino a dove è caduta sabato scorso. Per lei, ora, assoluto riposo, anche se la giovane avrebbe detto, durante le operazioni di soccorso, di non avere più intenzione di entrare in una grotta.

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