La pandemia, nel 2020 e nel 2021, non aveva fermato la macchina elettorale, che era riuscita a mettersi in moto anche nei difficili mesi in cui i contagi erano a livelli molto alti. Con le dovute precauzioni e non senza qualche difficoltà, nel 2020 si riuscì ad andare a votare il 20 e 21 settembre, mentre nel 2021 le urne furono aperte nel fine settimana del 3 e 4 ottobre.

In provincia di Brescia furono 33 i Comuni chiamati al voto in quel periodo: propro questi Comuni rientrano tra quelli in tutta Italia interessati dalla circolare del Ministero dell’Interno che concede alle rispettive Amministrazioni comunali otto mesi di proroga rispetto al previsto. In altre parole, i Comuni andati al voto nel 2020 e che sarebbero dovuti tornare alle urne nel 2025, ci andranno invece nel 2026, mentre quelli in cui si è votato nel 2021 e che avrebbero dovuto rifarlo nel 2026 lo faranno nel 2027.

Otto mesi in più in cui le Amministrazioni potranno lavorare per portare a termine i propri programmi, avere più tempo per ottenere fondi e mettere a segno opere utili per il proprio territorio. Dei 33 Comuni bresciani coinvolti, ce ne se sono anche sette camuni: Esine, Pian Camuno, Artogne, Ossimo, Ono San Pietro, Losine ed Incudine, le cui ultime elezioni si sono tenute nel 2021, andranno quindi al voto nel 2027.

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