Il periodo di picco dell’influenza e delle sindromi simil-influenzali è in ritardo, ma in questi ultimi giorni la curva si è impennata. Attualmente secondo le stime nel bresciano sono ammalate 18mila persone, la maggior parte bambini fino ai 4 anni. Gli esperti hanno notato che, dopo il calo registrato durante le vacanze di Natale, con la chiusura delle scuole, il numero dei contagi sta ora aumentando e hanno stimato che il momento clou sarà a fine gennaio.
Stando all’ultimo bollettino regionale disponibile – quello dal 6 al 12 gennaio – l’incidenza totale in Lombardia è salita a 14,3 casi per mille assistiti. I sintomi più diffusi sono cefalea, febbre alta, dolori muscolari e articolari debilitanti. Influenza ma anche Rhinovirus responsabili di raffreddore e faringite, il virus respiratorio sinciziale, il Covid e gli Adenovirus.
Intanto in Lombardia è stata superata la soglia dei due milioni di vaccini antinfluenzali eseguiti, 133.900 in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Anche nel Bresciano la campagna di prevenzione – ancora in corso- ha raccolto adesioni: l’ultimo aggiornamento diffuso a inizio settimana parla di 246.617 dosi somministrate, contro le 230mila complessive della scorsa stagione.