Per un passo in avanti che viene fatto sul progetto atteso da anni, a Breno, della piscina comunale, ci sono anche nuove polemiche. L’impianto da tempo è tra i progetti che l’Amministrazione vuole portare a termine: i fondi, quelli dei Comuni di Confine, ci sono (l’opera è stata inserita tra quelle da finanziare nella nuova programmazione 2019-2027), così come da tempo è stato individuato il terreno su cui farlo sorgere, in via Folgore, a fianco della caserma dei carabinieri.

Dopo l’assegnazione dei lavori alla Artedil di Medolago, nei giorni scorsi sono cominciate le prime mosse pratiche: proprio su queste ultime operazioni il gruppo di minoranza “Più Breno” ha avuto da ridire, sottolineando che per dare il via alle opere sarebbe necessario spostare la tubatura dell’acquedotto comunale.

Un’operazione che l’Amministrazione comunale non avrebbe tenuto in considerazione e che avrebbe richiesto lo stanziamento di 35mila euro, per quello che l’opposizione definisce “clamoroso inciampo”. Secondo Alessandro Panteghini, sindaco di Breno rieletto nel giugno scorso, non si tratterebbe di imprevisto: “Stanno spostando l’acquedotto in questi giorni”, ha detto al Giornale di Brescia, “ma è nel progetto, c’è la voce allacciamento per 60mila euro, è ovvio che l’allacciamento alla piscina è diverso da quello di una casa privata. Certo, poi, prima di scavare nessuno poteva sapere le condizioni del tratto, quindi, dopo aver verificato, e prima di iniziare i lavori della piscina, spostiamo tutto”.

Share This