Nell’ambito del festival “I volti del Romanino. Rabbia e fede“, promosso dal Comune di Pisogne con l’associazione Cieli Vibranti, e giunto all’ottava edizione, è stato consegnato del tradizionale Premio Romanino, onorificenza assegnata negli anni al gallerista Massimo Minini, all’artista bulgaro Christo, a Vittorio Sgarbi e Giordano Bruno Guerri.

Sabato pomeriggio, nella suggestiva chiesa di Santa Maria della Neve di Pisogne, il premio 2019 è stato conferito allo storico dell’arte Francesco Frangi, che studia da tempo il Romanino: “Da trent’anni mi dedico alla storia dell’arte, e a più riprese mi sono occupato di Romanino, che è stato tra i miei artisti prediletti” ha affermato Frangi “Ricevere un premio nel luogo dove ha creato il suo capolavoro è entusiasmante, non solo da un punto di vista professionale, ma anche umano”.

La cerimonia di conferimento del premio è stata aperta dagli interventi del sindaco di Pisogne Federico Laini e dell’assessore alla Cultura Giovanni Bettoni. Ha quindi preso la parola Fabio Larovere, direttore artistico del Festival. In seguito Elena Celeri, curatrice del restauro della chiesa che raccoglie i capolavori del Romanino, ha illustrato i lavori eseguiti. Si è quindi svolta la consegna del premio a Francesco Frangi. A chiudere il pomeriggio la lectio magistralis dello storico dell’arte su: “Romanino sulle sponde del Lago d’Iseo”. Gli interventi musicali sono stati curati da Ars Ludica Ensemble.

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