Darfo Boario Terme, 9 giugno 2024. È domenica pomeriggio e presso il Centro Congressi si sta tenendo un evento interculturale: la presentazione ufficiale dell’associazione Timgad. Un’inaugurazione tenutasi alla presenza di rappresentanti di diverse istituzioni, tra cui il Console d’Algeria a Milano, Taleb Adel, e il Sindaco di Darfo, Dario Colossi. Ma di cosa si occuperà, esattamente, Timgad? Per scoprirne lo spirito, vi lasciamo un estratto dall’intervista a uno dei membri fondatori dell’associazione, Kmal Layachi:
La giornata, iniziata con l’accoglienza ai partecipanti nel primo pomeriggio, è stata l’occasione non solo per comprendere meglio i principi fondativi dell’associazione, ma anche per scoprire le bellezze del patrimonio culturale algerino. Un patrimonio presentato sotto ogni punto di vista: storico, artistico, paesaggistico, gastronomico. Una visione della cultura che abbraccia a tutto tondo le radici e le tradizioni di un popolo.
Dopo la parte istituzionale c’è stato infatti modo anche di assaporare la variegata cucina algerina, di osservare da vicino alcuni splendidi esempi di artigianato caratteristico e anche di ammirare abiti tipici ascoltando musica tradizionale. Per consentire al pubblico presente in sala di familiarizzare con nomi di luoghi, piatti e costumi, la presentazione è stata accompagnata dalla proiezione di un lungo filmato di promozione.
Utile ad ammirare i paesaggi del Paese e a riscoprire le tappe salienti di una storia lunga millenni. Il caftano algerino, che varia da regione a regione, la blusa d’Oran, i molteplici ornamenti femminili per fronte, testa, mani e collo. Dolci a base di datteri, gole desertiche e cascate spumeggianti… Sentiamo un breve estratto che racconta l’emozione di Kaouther Taleb, giovane volontaria, nell’indossare oggi un sontuoso abito tradizionale:
Il discorso d’apertura della Presidente dell’Associazione, Linda Antonietta Cotti Comettini (già ospite a Pausa Caffè con la nostra Daniela Pezzoni) si è tenuto in algerino, con servizio d’interpretariato in lingua italiana. Un discorso che ha più volte rimarcato l’importanza dello scambio culturale e della mutua conoscenza come strumenti educativi funzionali al dialogo e alle occasioni di partenariato.
Un approccio di diffusione supportato dalle rispettive istituzioni quindi, e che punta alla realizzazione di eventi e occasioni d’incontro in più ambiti. Tra le iniziative alle quali si sta lavorando c’è l’organizzazione del mese della cultura algerina in Italia, senza contare i progetti di gemellaggio, anche tra musei.
Un impegno che desidera rivolgere il messaggio di divulgazione culturale a diversi destinatari, tenendo in particolar modo conto del pubblico italiano – per avvicinarlo al patrimonio culturale algerino – del pubblico algerino – per diffondere le bellezze italiane e – di particolare importanza – dei giovani della cosiddetta seconda generazione. Ragazze e ragazzi nati in Italia che avranno così l’opportunità di comprendere meglio la cultura dalla quale provengono le proprie famiglie.
Come ricordato anche dal Sindaco Colossi, accompagnato dal Vicesindaco Stefania Piccinelli che ha seguito da vicino la nascita dell’evento, questa giornata rappresenta un segnale d’inclusione importante. In particolare pensando al paese di Darfo, che è casa di ben 75 nazionalità diverse su circa 15.000 abitanti.
E se la tradizione delle pietre come reperto archeologico di rilievo può già tracciare un parallelo tra i due patrimoni culturali, Colossi guarda anche alla cultura del benessere. Al Console ha donato quindi un libro legato alla storia delle acque termali, di cui anche l’Algeria ha maturato un’interessante esperienza, auspicando che in futuro si possa guardare nella direzione condivisa di progetti di gemellaggio legati alla cura della persona.
Lo stesso Console algerino, esprimendo orgoglio e gratitudine, ha sottolineato l’importanza di eventi di questo tipo quali nuovi punti di partenza per rafforzare i rapporti. “Evento che riflette lo spirito fraterno tra i nostri popoli. Viva l’Algeria, viva l’Italia, viva la cooperazione tra l’Italia e l’Algeria!”
E così da Timgad, nome della “Pompei d’Africa”, sito archeologico di rilievo per l’eredità romana nel Maghreb, si è preso spunto per tornare a parlare di popoli che s’incontrano. Imparano a conoscersi, entrano in dialogo e tessono così nuove reti per un futuro di collaborazione. Partendo proprio da quello strumento tanto importante quanto spesso dimenticato che è la cultura.
Le interviste integrali a Kaouther Taleb e Kmal Layachi si potranno ascoltare durante la puntata di VocePRESENTE di venerdì 21 giugno, ore 10:10. Dopo la messa in onda sulle frequenze di Radio Voce Camuna, l’audio sarà disponibile dalla pagina della trasmissione.