A dieci giorni dal delitto, si terranno sabato pomeriggio, 11 gennaio, alle 15:30 nella parrocchiale di Provaglio d’Iseo, i funerali di Roberto Comelli, il 42enne accoltellato in paese a Capodanno. Dopo l’autopsia, la Procura, con il sostituto procuratore Laura Matrone, ha firmato il nullaosta per la sepoltura.

Resta in carcere a Bergamo il 19enne di Prevalle che lo ha accoltellato con un fendente al petto, Matias Pasqual, nell’ambito di una rissa durante una festa privata in cui erano presenti un’ottantina di ragazzi. Intanto le indagini proseguono e in questi giorni si stanno ascoltando i testimoni indicati dall’avvocato della famiglia di Comelli, il particolare il figlio e un nipote.

Proprio il nipote della vittima, nella prima parte della serata dell’ultimo dell’anno, era stato chiamato da alcuni amici perché lo zio Roberto si era reso protagonista di un pestaggio, sempre all’esterno della sala civica del paese sebino, dove sarebbe morto poche ore più tardi. Da Provaglio, dopo essere stato colpito al volto, Comelli si è spostato a Timoline, per proseguire il veglione in compagnia di amici. Secondo la versione del figlio, 18enne, l’uomo nelle ore successive sarebbe tornato a Provaglio per cercare proprio lui. Poi è accaduto l’irreparabile, su cui si sta cercando di fare piena luce.

Oltre al figlio, Roberto Comelli lascia due sorelle, Eva ed Elsa, e sei nipoti. La camera ardente è stata allestita nella Domus funeraria Piero, a Provaglio.

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