Il rapporto dell’Arpa e del Sistema Nazionale per la protezione dell’ambiente registra per il 2024 un andamento in parte positivo per la qualità dell’aria in provincia di Brescia. Sia il capoluogo che il territorio provinciale (Vallecamonica compresa) hanno infatti rispettato il limite annuale della presenza delle Pm10, ovvero le polveri sottili, nell’aria.
Buoni anche i parametri della Pm 2,5 (le particelle ultrasottili), che non hanno mai superato il limite previsto per legge nel corso dell’anno. Le buone notizie finiscono qui, perché per due limiti rispettati ce n’è uno che invece è stato ampiamente superato: parliamo di quello giornaliero delle Pm10, che nel Bresciano ha nuovamente superato la soglia delle 35 giornate, come hanno rilevato buona parte delle stazioni di analisi della qualità dell’aria presenti.
Nello specifico, a Brescia il superamento di Pm10 è avvenuto per 56 volte: peggio hanno fatto, in Lombardia, Cremona (57 giorni) e Milano (68). Brescia è terza anche nella classifica regionale della presenza delle particelle ultrasottili, con 22 microgrammi per metrocubi, dietro a Cremona e Monza. Per quanto riguarda la presenza di biossido di azoto, nonostante i dati annuali siano al di sotto dei limiti, Brescia è seconda con 38 microgrammi, superata da Milano con 39.