C’è una santella unica nel suo genere ad Artogne, in via Fucina, caratterizzata da una base triangolare e due facciate perpendicolari l’una all’altra, entrambe con nicchia dipinta.

Dopo un lungo abbandono, l’amministrazione comunale ha finalmente deciso di restaurare l’opera, conferendo incarico allo studio Garattini – Malzani di Brescia.

Dentro l’edicola le figure sono molto sbiadite e parziali: sulla facciata che guarda a valle si riesce però ancora a distinguere una Madonna, mentre su quella rivolta a monte l’affresco potrebbe raffigurare San Carlo Borromeo.

La spesa per il restauro ammonta a 4.400 euro, coperti con un contributo della Comunità Montana di 3mila euro.

Sempre a proposito di santelle oggetto di interventi di restauro, domenica, a Niardo, nell’ambito della rassegna Del bene e del Bello, è stata presentata al pubblico la Santella Motta, situata lungo l’omonima via.

L’edicola raffigura, al centro della nicchia, l’episodio miracoloso dell’apparizione della Vergine di Valverde, risalente al 1399.

L’intervento di recupero, anche in questo caso, è stato possibile grazie a un contributo della Comunità Montana.

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