Il 22 ottobre, dalle ore 07:00 alle 23:00, circa 8 milioni di aventi diritto al voto saranno chiamati alle urne per votare il referendum indetto dalla Regione Lombardia per chiedere l’avvio delle pratiche per richiedere allo Stato l’autonomia: un referendum che in queste settimane ha messo al lavoro i Comitati per il Sì e per il No, ma che vedrà soprattutto gli elettori lombardi alle prese con una novità: sarà, infatti, il primo voto che farà uso di un sistema elettronico.
In tutti i Comuni della Lombardia arriveranno delle voting machine, ordinate direttamente dalla Regione tramite la società olandese Smartmatic, che permetteranno a tutti di usufruire di questa novità. Una novità che, per essere assimilata al meglio da quelle categorie meno avvezze alle nuove tecnologie, richiede di essere spiegata per bene. Per questo, lunedì, Roberto Maroni, governatore della Regione Lombardia, è diventato ‘testimonial’ di una prova davanti alla stampa, per spiegare al meglio le modalità di voto.
Si vota, come sempre, nelle sezioni elettorali dove si è già votato. Non è necessario portare la tessera elettorale, ma servirà la carta d’identità. Nelle cabine sarà presente la voting machine, ovvero un tablet che permetterà di esprimere il voto con il semplice tocco del dito sullo schermo. In 17 Comuni della Lombardia bisognerà esprimere due voti: uno per l’autonomia e l’altro per la loro fusione, ma nessun Comune della Vallecamonia è coinvolto nella seconda consultazione.
L’elettore, quindi, si troverà davanti una schermata con la domanda relativa al Referendum sull’autonomia: chi vota Sì è a favore, chi vota No è contrario. Sullo schermo comparirà anche l’opzione ‘scheda bianca’. Una volta che si è premuto il tasto corrispondente alla propria scelta, una nuova schermata chiederà se si vuole confermare il voto: c’è, infatti, la possibilità di cambiarlo, per una sola volta. Una volta votato e confermato, la procedura sarà terminata. Dopo cinque secondi, la voting machine sarà pronta per una nuova votazione.
A fine giornata, il Presidente della sezione dovrà stampare da ogni voting machine il risultato dei voti raccolti: non ci sarà quindi spoglio e l’esito del referendum dovrebbe essere rivelato molto più velocemente. Le schede usb contenenti i risultati, inoltre, saranno inserite in alcune buste che saranno inviate alla Corte d’Appello.
Una modalità di voto all’apparenza semplice che però, come detto, potrebbe suscitare qualche difficoltà: per questo, sono stati attivati dei Punti informazione dove poter provare il voto e ricevere dettagli sulle modalità. l’11, 12, 19 e 20 ottobre si potrà provare la voting machine nell’Università di Brescia, mentre fino al 20 ottobre sarà possibile testarla nello SpazioRegione dell’Ufficio territoriale regionale in via Dalmazia, a Brescia, aperto dal lunedì al giovedì dalle ore 09:00 alle 12:30 e dalle ore 14:30 alle 16:30 ed il venerdì dalle ore 09:00 alle 12:30.
La Regione, per acquistare le 24mila voting machine che saranno consegnate nei Comuni, ha speso circa 23 milioni di euro, compresi i software ed i sistemi di sicurezza: i tablet, dopo il referendum, resteranno in dotazione nelle scuole dei paesi.