È diventata definitiva la condanna a cinque anni e mezzo di reclusione per la donna di 71 anni finita a processo con l’accusa di peculato e falso, per aver sottratto in cinque anni circa 78mila euro a una donna di Sulzano di cui era amministratrice di sostegno.

La vicenda era cominciata nel 2013: secondo le indagini, la 71enne avrebbe inizialmente prelevato dai conti dell’anziana piccole somme, fino a raggiungere la cifra di tremila euro; nel corso degli anni i prelievi sarebbero diventati sempre più consistenti, fino a portare ad un ammanco di 78mila euro. Il tutto, sempre secondo gli inquirenti, senza avere mai ottenuto autorizzazione dal Tribunale e senza aver prodotto documenti validi al prelievo.

Ad accorgersi della mancanza dei soldi nel conto della 78enne, venuta a mancare otto anni fa, sono state le sue nipoti, che hanno sporto denuncia. Nel corso del processo di primo grado l’imputata aveva versato 25mila euro alle nipoti, ma non bastò a farle evitare la condanna a sei anni.

In appello, la 71enne ricevette uno sconto di pena di sei mesi, ma non ha mai versato, ad oggi, gli altri 60mila euro ai famigliari della donna, come richiesto dai giudici. Nei giorni scorsi, la Cassazione ha respinto il suo ricorso, rendendo di fatto definitiva la condanna a cinque anni e mezzo; inoltre la donna è stata condannata al pagamento delle spese legali.

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