Non è bastata la mobilitazione di Legambiente, di alcuni residenti e dell’opposizione: i pini marittimi presenti sul porto Gabriele Rosa di Iseo sono stati rimossi lunedì nel tardo pomeriggio. Il Comune ha fatto sapere che le operazioni di rimozione sono cominciate alle ore 18:00, quando l’area è completamente libera ed al sicuro, senza le interferenze delle opere di riqualificazione della pavimentazione.
L’alternativa, dice l’Amministrazione, sarebbe stata effettuare il taglio alle 05:00 del mattino e finire entro le ore 07:00, all’apertura del cantiere: da qui, la decisione di effettuare le operazioni di taglio con l’arrivo della sera. Il Comune aveva da tempo deciso di rimuovere gli alberi, le cui radici sarebbero state compromessa da lavori passati, rendendo gli arbusti pericolosi.
Ovviamente, chi si opponeva alla rimozione non l’ha presa bene: in primis Legambiente Basso Sebino, che ha paragonato il gesto ad “un blitz degno del Kgb” ed accusa il Comune di Iseo di aver rimosso degli alberi presenti in quella zona da 70 anni.
“Continua la perdita dell’habitat e della biodiversità, della bellezza del paesaggio e della memoria storica della cittadina”, dicono gli ambientalisti, “con questo spirito distruttivo e negazionista dei cambiamenti climatici gli amministratori d’Iseo affrontano il tema del futuro dell’ambiente e dell’emergenza climatica”.
Ad inizio mese un sit-in mattutino aveva impedito agli operai di procedere con il taglio, con tanto di arrivo sul posto dei Carabinieri Forestali. Un gesto che ha fatto guadagnare tempo ai pini, ma che non è bastato a salvarli.