Ecco la classifica:

1. Olly – Balorda nostalgia
2. Lucio Corsi – Volevo essere un duro
3. Brunori Sas – L’albero delle noci
4. Fedez – Battito
5. Simone Cristicchi – Quando sarai piccola
6. Giorgia – La cura per me
7. Achille Lauro – Incoscienti giovani
8. Francesco Gabbani – Viva la vita
9. Irama – Lentamente
10. Coma-Cose – Cuoricini

Così è.

C’è chi protesta, chi è deluso , chi contento.

Ma è la musica che conta!

Io scrivo, anche se non amo Sanremo, soprattutto lo spettacolo, le chiacchiere e l’umorismo che lo circondano.

Ci troviamo ad ascoltare i brani e ci rendiamo conto di quelli che veramente ci danno, o più, o meno o per niente emozioni.

Sarò sincera, io sono felice per Lucio Corsi, avevo dedicato (Radio Voce Camuna) uno speciale su un suo album alcuni anni fa.

Era il 2020 e l’album ” Cosa faremo da grandi ?”.

Mi fu consigliato da un altro toscano, questo giovane minuto ragazzo, da Stefano Barotti già maturo cantautore, eh si mi ha colpito, ma è rimasto un piacere mio e di pochi, la sua enorme fantasia, il suo spiccato talento.

Poi è arrivato Sanremo ed è successo che Lucio Corsi è stato in maniera costante tra i più votati.

Al terzo posto, Brunori Sas.

Entrambe non sono nei giri dei vari produttori d’elite.

La canzone ” L’albero di noci” è stata composta dallo stesso Brunori Sas, “Volevo essere un duro” di Corsi invece è realizzata con Tommaso Ottomano, insomma il nostro artigianato pop.

“Bastarda nostalgia” di Olly è la canzone vincitrice del 75esimo Festival di Sanremo.

Classe 2001, Federico Olivieri, in arte Olly è nato a Genova il 5 maggio.

E’ la sua seconda partecipazione dopo quella del 2023 con “Polvere”.

Vincitore prevedibile se si guarda l’attenzione che gode sui social e tra le nuove generazioni.

Permettetemi di scrivere: grande interpretazione di Giorgia in “La cura per me”, “Eco”

Joan Thiele e il duetto della splendida “Crêuza de mä” con Bresh e Cristiano De André. 

il Premio della sala stampa Lucio Dalla e per il miglior componimento musicale Giancarlo Bigazzi votato dai professori d’orchestra a “Quando sarai piccola” di Simone Cristicchi .

Il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo è andato a “L’albero delle noci di Brunori Sas. 

Il Premio della critica Mia Martini è andato a “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi.

Qualcosa di buono in questo Sanremo c’è stato.

Ora ognuno faccia la sua classifica personale.

 

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