È stata la prescrizione a chiudere il processo relativo allo schianto avvenuto nel giugno 2017 da parte di un velivolo ultraleggero FK9, con a bordo pilota e passeggero, su una parete rocciosa della Val Malga, sul territorio comunale di Sonico.

Il processo era a carico del titolare belga dell’officina che si era occupata della manutenzione del mezzo: stando agli inquirenti l’incidente fu causato da un guasto al motore dovuto alla rottura di una membrana del carburatore e, quindi, a chi si era occupato della manutenzione.

L’avvocato dell’imputato aveva convocato un consulente, per cui gli interventi effettuati in officina non presentavano errori; piuttosto si sarebbe verificato un difetto di costruzione impercettibile a occhio nudo. A fine ottobre si era tenuto un confronto tra consulenti, che però si è rivelato inutile nel momento in cui si è appreso che la prescrizione, di cui l’imputato aveva fatto sapere di volersi avvalere, sarebbe scattata a metà gennaio. I giudici, quindi, non hanno fatto in tempo a prendere una decisione e il processo si è concluso con un non luogo a procedere.

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