Si va verso la riapertura della scuola fino alla prima media, come ha annunciato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, aprendo la conferenza stampa da Palazzo Chigi venerdì. Un segnale arrivato nel giorno in cui, in tutt’Italia, è stato indetto uno sciopero della didattica a distanza sotto lo slogan: “usciamo dagli sche(r)mi perché questa casa non è una scuola” lanciato dal comitato Priorità alla Scuola. Anche la Vallecamonica sta facendo la sua parte per chiedere in ogni modo di far tornare tutti in presenza, dal nido alle superiori.
Da Erbanno a Corteno Golgi, passando per Malegno, tanti i plessi scolastici di ogni ordine e grado che hanno voluto esprimere le loro idee sulla dad e sul rientro in presenza.
A Corteno le scuole hanno aderito allo sciopero e hanno preparato cartelloni da appendere fuori dalla primaria. Il sindaco Ilario Sabbadini ha commentato: “Pur ribadendo l’importanza e la priorità di contenere al massimo il contagio, siamo solidali con i nostri ragazzi. Stiamo chiedendo, quasi giornalmente, ad ATS e alle altre istituzioni, appena sarà possibile, di riaprire le scuole, tenendo conto degli sforzi fatti dei singoli territori. I comuni, con gli istituti comprensivi, hanno investito tutto quello che c’era da investire per rendere sicure le nostre scuole”.
D’accordo con Sabbadini Paolo Erba, il sindaco di Malegno, Comune dal quale è stato lanciato l’hashtag #riapriamoalfuturo e l’inziativa che chiede di inviare pensieri e immagini per spiegare perchè si vuole tornare a scuola, che ha avuto grande riscontro anche da fuori paese grazie alle condivisioni sui social. https://www.facebook.com/hashtag/riapriamoalfuturo.
Ad Erbanno la primaria ha fatto un lavoro con i bambini: tanti disegni colorati che sono stati appesi fuori dai cancelli della scuola.