Si è aperta con il sold out la prima serata di Montagne al Cinema, rassegna che da 18 anni porta al Garden di Darfo alpinisti di tutto rilievo e le loro storie. Giovedì 10 ottobre, le immagini mozzafiato di Ettore Zorzini (fotografo, videomaker e dronista) sono state parte integrante del racconto dell’ascesa al K2 dei valtellinesi Federico Secchi e Marco Majori.
“K2 – SKI IN THE SKY” è stata una serata all’insegna dei valori di amicizia, umanità e del coraggio della rinuncia. Sull’importanza del saper rinunciare si è espresso anche Antonio Montani, Presidente generale del Club alpino italiano:
La storia è semplice e profonda insieme. Per il 70esimo dalla prima salita italiana sul K2 (portata a termine da Achille Compagnoni e Lino Lacedelli), Secchi propone all’amico Majori di risalire la montagna in alpinistica, niente bombole d’ossigeno né portatori, e di ridiscenderne il versante con gli sci ai piedi. Il tutto, documentato dal camuno Zorzini.
Oltre che dall’amicizia, Secchi e Majori sono uniti dall’amore per la montagna e dalla competenza tecnica che questa richiede. Tutti e due guide alpine, il primo è maestro di sci, il secondo alpinista della sezione militare alta montagna del Centro Sportivo Esercito.
Il 29 luglio, Secchi raggiunge la vetta. È solo, Majori si è fermato circa duecento metri sotto, con nelle orecchie il monito che arriva via radio dal campo base, che monitora la spedizione grazie al drone: “Se continui così, muori”. Soli 30 metri in un’ora, le forze allo stremo, l’altitudine che causa sonnolenza. Rientra.
Nei 25 minuti di solitudine sulla seconda vetta più alta al mondo, Secchi si guarda attorno. Solo il giorno prima lassù c’era un’altra spedizione. Ora la montagna è tutta per lui. Appende il gagliardetto del CAI Valfurva, pensa al rientro.
Un rientro da compiersi con cautela e in più tappe. La nebbia si alza e confonde i contorni. Con un volo di dieci metri, Majori cade in un crepaccio e si rompe la spalla. Ne esce con la forza dell’istinto, vivendo quella che lui stesso definisce un’esperienza premorte.
Il campo base è allertato. I due amici si ritrovano e tutti si mobilitano: arrivano due alpinisti francesi, partono le ragazze della spedizione femminile (con Mingolla e Loreggian si è condivisa la prima parte dell’ascesa). Infine, il rientro con volo in elicottero.
Una storia suddivisa per capitoli restituiti sullo schermo dal lavoro di Zorzini. Il volo del drone ha permesso di arrivare anche dove le comunicazioni radio non erano ottimali, permettendo di mantenere un occhio su ascesa, discesa e operazioni di soccorso.
Le immagini, spettacolari, restituiscono anche il sogno di Zorzini, il suo “goal personale”: volare con il drone sopra la cima del K2. A queste, si sommano le immagini del Baltoro (la più grande riserva d’acqua dolce dopo i poli), e una fotografia più unica che rara del Circolo Concordia.
Le riprese raccontano anche il percorso di avvicinamento e quello dell’estenuante attesa, quando per due settimane il tempo non concedeva finestre plausibili per tentare la risalita.
L’approvvigionamento energetico della spedizione si è basato su pannelli solari, che hanno fatto del campo base una realtà green, con tanto di stazione meteo per le rilevazioni scientifiche.
Il K2 si trova sul confine tra Cina e Pakistan. Quest’anno in cima sono arrivate un totale di 40 persone, di cui solo 6 senza bombole d’ossigeno. Tra queste, c’è Federico Secchi.
Il messaggio più importante dalle parole di Marco Majori: “l’umanità e solidarietà dimostrata, da parte dei francesi e delle nostre compagne di squadra. C’è chi è partito di notte per dare una mano… Non mi aspettavo tutto questo. È la cosa più bella che mi porto a casa da questa spedizione.”
Montagne al Cinema prosegue ora con i prossimi appuntamenti a calendario:
17 ottobre – “Si vince o si perde insieme”, con Nives Meroi
24 ottobre – “I limiti sono nella nostra mente”, con Andrea Lanfri
31 ottobre – “Amore per la velocità”, con Dani Arnold.
Per restare aggiornati sulla rassegna:
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profilo Instagram montagne_al_cinema_garden
Montagne al Cinema è un evento organizzato con il sostegno del Comune di Darfo e della Comunità Montana di Valle Camonica, e con quello di Adamello Centro Commerciale, Aglio e Oglio Ristoranti e Catering, AT Group, Comisa, Du.Eco Servizi Ecologici, Faletti Mountain Store, Fardelli Ernesto Idrotermosanitari, Mondoclima, Nodari Ottica e Oreficeria, Pagina Autodemolizioni.
Durante la puntata di VocePRESENTE in onda venerdì 18 ottobre alle ore 10:05, trasmetteremo le interviste ad Antonio Montani (Presidente generale del Club alpino italiano), Franco Capitanio (Consigliere centrale e Coordinatore della Conferenza stabile del CAI di Valle Camonica), Ettore Zorzini, Federico Secchi e Marco Majori.