Si sono già dati appuntamento al Pellegrinaggio del 2024, gli alpini della Vallecamonica e del Trentino. La cerimonia conclusiva della 59esima edizione si è svolta a Vezza d’Oglio, dopo l’arrivo delle colonne a Cima Rovaia e la Santa Messa in quota del 22 luglio celebrata dal Vescovo di Brescia mons. Tremolada.
Domenica in mattinata il borgo dell’alta Vallecamonica si è riempito di penne nere, con i loro gagliardetti. I gruppi di ogni paese erano accompagnati dai sindaci, dalle autorità civili e militari, da tanti familiari e simpatizzanti. Si stima che fossero almeno 2.500 le persone presenti nel campo sportivo di Vezza.
Prima della Santa Messa, celebrata dal Cardinale Giovanni Battista Re, si è svolta la sfilata dal centro storico, aperta dai gonfaloni del Comune di Vezza d’Oglio e dell’Unione dei Comuni dell’Alta Valle Camonica, con il sindaco Occhi e il presidente dell’Unione Testini, seguiti dal generale Ignazio Gamba, dal presidente nazionale Ana, Sebastiano Favero, dal presidente della sezione Ana di Vallecamonica, Ciro Ballardini, da Davide Caparini e Diego Invernici in rappresentanza della Regione Lombardia, e da numerosi primi cittadini con la fascia tricolore.
Una volta raggiunto lo stadio, ha preso la parola il presidente della sezione camuna Ballardini, che ha ringraziato chi si è dato da fare per organizzare al meglio anche quest’edizione del Pellegrinaggio dell’Adamello, mentre il sindaco di Vezza d’Oglio, Diego Martino Occhi, ha ricordato con emozione il nonno Martino Occhi, classe 1918, alpino, che combatté nella seconda Guerra Mondiale, e che successivamente divenne sindaco di Vezza, come ha fatto lui ripercorrendo le sue orme.
Poi la Santa Messa durante la quale il card. Re è stato affiancato da don Claudio Sarotti, cappellano degli alpini, e don Oscar Ziliani, parroco di Vezza d’Oglio, e allietata dal coro Ana Vallecamonica.