Allerta siccità, decaloghi anti spreco eppure la fontanella sotto casa continua a rilasciare acqua a getto continuo: qualche amministratore e alcuni cittadini si sono chiesti la ragione di questa apparente contraddizione.

Acque Bresciane, che si occupa della gestione del Servizio Idrico Integrato (costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue) per quel che gli compete ha risposto con una nota.

Alcune fontanelle, quelle utilizzate dal gestore e dall’Ats per i campionamenti sulla qualità dell’acqua devono restare in funzione, come prevedono le linee guida regionali per il controllo sulle acque potabili. Negli 85 Comuni in cui Acque Bresciane gestisce l’acquedotto si è intervenuti su quelle destinate al campionamento, a getto continuo, per diminuire la quantità d’acqua in uscita, assicurando i livelli necessari ma evitando sprechi.

Non ci sono situazioni di carenza d’acqua tali da interrompere il servizio, ma questo non deve far diminuire l’attenzione nell’uso responsabile della riserva idrica, precisano dalla società. Molte amministrazioni hanno emanato ordinanze che disciplinano l’uso dell’acqua per consumo umano e igienico sanitario, in alcuni casi su sollecitazione del gestore, altre in un un’ottica preventiva.

Il direttore generale di Acque Bresciane Paolo Saurgnani ha spiegato: “Registriamo ancora consumi notturni elevati, dovuti probabilmente all’irrigazione domestica, che in molti comuni è ancora consentita ma andrebbe drasticamente ridotta. Inoltre la vocazione turistica di molte zone del nostro territorio moltiplica i consumi nel fine settimana: da parte nostra lavoriamo 24 ore su 24 per monitorare i livelli di pozzi e sorgenti e intervenire dove necessario”.

Il gestore unico del servizio idrico integrato gestisce un territorio di 97 paesi, con i recenti ingressi di Cigole e Roncadelle, che si traducono in circa 4.200 km di rete idrica in 85 comuni. Alberto Benini, responsabile dell’Area Scada, la tecnologia di telecontrollo, sottolinea: “Rispetto all’emergenza idrica i parametri che verifichiamo sono la portata, la pressione in rete, i livelli della falda e dei serbatoi. Questi ultimi in alcuni casi devono essere integrati con l’intervento di autobotti, per lo più senza che i cittadini avvertissero alcun disservizio”.

Per evitare che l’assenza d’interruzioni crei una falsa percezione di normalità è importante parlare del tema ai cittadini attraverso i canali istituzionali, dai gestori ai Comuni e agli altri enti coinvolti, raccomanda Acque Bresciane.

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