Con il fiorire delle feste di paese e delle sagre estive, Slow Food di Vallecamonica lancia un appello a sostegno dei prodotti locali.

Secondo il presidio camuno la cultura gastronomica tipica non caratterizzerebbe i menù proposti durante questi eventi e a farne le spese sono le piccole imprese del territorio. “Queste forme di gestione — si legge nell’appello — spesso rappresentano una concorrenza sleale nei confronti delle varie realtà di ristorazione presenti sul territorio e quel che è peggio è che gli avventori e i turisti si illudono che in una festa di paese si degustino prodotti del territorio”.

Quindi l’appello rivolto agli amministratori locali: “Queste feste in Vallecamonica muovono capitali importanti che noi stimiamo oltre i due milioni di euro. L’amministrazione che le autorizza ha l’obbligo morale di imporre e di controllare che vengano usati esclusivamente prodotti del territorio. Solo così si può davvero salvaguardare il lavoro delle nostre imprese agricole”.

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