Concussione, peculato, induzione indebita e turbata libertà degli incanti: sono le accuse mosse nei confronti di Fabio Molinari, 45enne di Rogno dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale provinciale di Sondrio che martedì mattina è stato raggiunto da un’esecuzione di custodia cautelare firmata dal Gip di Sondrio nell’ambito di un’inchiesta della Procura e della Guardia di Finanza in cui risultano indagate altre persone.

L’indagine è cominciata a gennaio e si riferisce a fatti che sarebbero avvenuti l’anno scorso: secondo il pm, Molinari (che ora si trova ai domiciliari e che fino al terzo grado di giudizio va considerato presunto innocente) avrebbe influenzato le assunzioni del personale docente dei vari istituti, così come avrebbe utilizzati fondi pubblici per acquistare beni personali.

La Procura sostiene inoltre che Molinari avrebbe predisposto alcuni bandi di assunzione o di borse di studio, stage e tirocini su misura per alcuni giovani a cui avrebbe chiesto, poi, di versare parte dei loro compensi ad un’associazione culturale che sarebbe riconducibile a lui.

In attesa che si faccia chiarezza sulla vicenda e che si chiarisca la posizione di Molinari (che prima di diventare provveditore è stato docente di italiano, latino e greco al Fantoni di Clusone ed al Celeri e Battisti di Lovere), è intervenuto il sindacato Usb Scuola Lombardia, che definisce l’inchiesta “di assoluta gravità, che mette in luce il gravissimo rischio di corruzione che il sistema delle nomine dei supplenti conduce a sé”.

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