A meno di una settimana dall’emergenza, scaturita nella notte tra sabato e domenica quando una colata limosa con massi ciclopici di varie dimensioni in quota ha fatto partire l’allerta per la Val Rabbia di Sonico, con conseguente evacuazione di una novantina di residenti, il sindaco Gian Battista Pasquini e i suoi cittadini possono finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Venerdì le condizioni di sicurezza della Val Rabbia sono state ripristinate: in mattinata si sono ultimati i lavori su tutte le stazioni di allerta-allarme travolte dalla colata del 27 agosto ed è stato effettuato il test sirena, andato a buon fine. Il sistema è di nuovo attivo e il Comune ha potuto dichiarare sciolta l’Unità di Crisi Locale attivata sabato notte.
“Ringrazio tutti per la pazienza e responsabilità dimostrate nelle ore di maggiore pericolo e nel saper superare i disagi conseguenti. Mi rendo conto che nelle ore cruciali di emergenza non tutto possa aver funzionato alla perfezione” scrive Pasquini su Facebook, piattaforma utilizzata in questi giorni per aggiornare puntualmente la popolazione sulla situazione.
Il sindaco, constatando che la macchina amministrativa e della Protezione Civile, unitamente a quella delle altre forze dell’Ordine, ha conseguito il risultato atteso di attivazione per tempo dell’allarme, sottolinea l’importanza del fatto che nessuna persona sia rimasta coinvolta e che i danni si siano limitati al grande deposito e traporto di materiale sull’alveo e alla confluenza con Oglio. Un capitolo, quello della rimozione dei massi e della pulizia, per il quale il Comune di Sonico è pronto a partire con interventi di somma urgenza.
Pasquini, dichiarando terminata l’emergenza, ha voluto ringraziare pubblicamente per l’aiuto, l’efficienza, la partecipazione e la responsabilità messa in campo: il Gruppo di Protezione Civile di Sonico, i suoi amministratori, i Tecnici comunali e quelli dell’UTR di Brescia, i Vigili del Fuoco.