Fa discutere e indignare il caso dell’hotel Avio di Temù, tra i cui proprietari risulta anche Giuseppe Pasina, sindaco del noto centro turistico dell’alta Vallecamonica.

Nell’albergo infatti, come denuncia l’Anpi di Valle Camonica e Valsaviore, sono esposti al pubblico cimeli inneggianti al fascismo. Dal mezzobusto raffigurante Mussolini alla bottiglia di “vino nero per i camerati” alle fotografie e ai cartelli del ventennio.

“Stupisce e inquieta che un esercizio pubblico e un sindaco della Valle Camonica, terra di Resistenza e di sacrificio, non esitino a proporre come modelli agli avventori, ai turisti e ai concittadini personaggi e vicende della storia italiana che hanno significato oppressione, lutti e distruzioni”, scrive l’Anpi in una nota diffusa nelle scorse ore a cui allega le fotografie di alcuni spazi dell’hotel camuno.

“Auspichiamo – si legge – che i titolari dell’albergo rimuovano spontaneamente la tronfia e macabra esposizione e che il sindaco di Temù, in quanto ufficiale di Governo, adotti provvedimenti opportuni a far cessare l’apologia di fascismo“.

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