Nonostante le temperature in calo, il clima a Temù continua a essere infuocato. Gli animi in Comune sono agitati, dopo la decisione di venerdì scorso da parte di Giuseppe Pasina, sindaco del paese, di ritirare le deleghe di Giunta e negli enti comprensoriali a seguito di una mozione presentata da alcuni consiglieri di maggioranza che chiedevano di fare chiarezza sulla Pro Loco, di cui Pasina è presidente onorario facente funzione, e sui fondi a essa destinati, oltre che sulla convenzione con il Comune su contributi ed uso dell’Infopoint.
Una frattura nata l’estate scorsa e che ha generato la mossa del primo cittadino della settimana scorsa, a cui ne è seguita, com’era prevedibile, un’altra da parte dei consiglieri di maggioranza. Alberto Cattaneo (che è anche vicesindaco), Andrea Lamorgesa, Daniela Longhi e Attilio Maroni hanno infatti firmato una mozione di sfiducia del sindaco, chiedendo la convocazione di un Consiglio Comunale.
Pasina non può non convocarlo, giungendo così alla resa dei conti che stabilirà il futuro di Temù dei prossimi mesi. Se la mozione dovesse essere votata con la maggioranza assoluta (conterà quindi anche il voto dei consiglieri di maggioranza che non si sono ancora espressi e quelli di minoranza), il Consiglio dovrà essere sciolto, portando il Comune al commissariamento fino al giugno prossimo, quando sono previste le elezioni comunali.